Pavoni - Stampo in silicone usine per monoporzione - Cameo by Gianluca Fusto

Pavoni - Stampo in silicone per monoporzione - Cameo by Gianluca Fusto

Un nuovo modo di concepire le crostate, perfette per il gusto e usine la vista" Gianluca Fusto, milanese, classe 1975, è uno dei 15 tecnici-docenti che rappresentano l'azienda Valrhona nel mondo, tra le più importanti per la produzione di cioccolato. Iniziando il suo percorso professionale a Parigi, Fusto ha lavorato come pasticcere presso Il Bistrot di Gualtiero Marchesi, il ristorante La scaletta di Aldo Bellini, a Milano, il ristorante Valentino di Piero Selvaggio a Las Vegas, al Grand Hotel Villa Serbelloni a Bellagio e al ristorante Cracco Peck a Milano.

Nel 2011 partecipa al Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores allena la squadra italiana in CAST Alimenti e con lei conquista il primo posto. Nel 2012 viene ammesso all'Accademia Pasticceri Italiani.

La collaborazione con Pavoni Italia ha portato alla creazione del Progetto Crostate, MONO e Adaptable, unidea innovativa per la creazione di attrezzature che permettano la realizzazione di crostate dalla finitura perfetta, una pasticceria collocata al di fuori degli schemi e delle mode.

PX3202 CAMEO NEW! MONOPORZIONI GIANLUCA FUSTO

Stampo dim. 300 x 175 mm 9 impronte - dim. 81 x 41 x h 19 mm vol. 42 ml

Abbinabile a XF12

Progetto Crostate è ancora più ricco. Alle fasce inox, teglia, griglia e tappetino Forosil, si aggiungono i nuovi stampi in silicone per crostate monoporzione Pavoflex 300x175. “Progetto crostate vuol dire dare degli strumenti per sviluppare il proprio lato creativo. È qualcosa di più grande, che va oltre lo stampo. La pasticceria deve dare emozioni: solo così possiamo far combaciare l'arte con il nostro lavoro”.

Scopri tutta la linea Top per monotarts. Progetto Crostate è ancora più ricco. Alle fasce inox, teglia, griglia e tappetino Forosil, si aggiungono i nuovi stampi in silicone per crostate monoporzione Pavoflex 300x175. “Progetto crostate vuol dire dare degli strumenti per sviluppare il proprio lato creativo. È qualcosa di più grande, che va oltre lo stampo. La pasticceria deve dare emozioni: solo così possiamo far combaciare l'arte con il nostro lavoro”.